Professionisti
Cristina Mordiglia
Avvocato dal 1983, ho svolto buona parte della mia attività nell'ambito del contenzioso civile, con particolare attenzione e continuità nei seguenti settori: famiglia, assicurazioni, responsabilità professionale e contratti in generale. La passione per il diritto di famiglia ha potuto trovare grande soddisfazione dopo l’incontro con la Pratica Collaborativa (sito AIADC) che, con la sua modalità non avversariale, nel rispetto dei principi di lealtà, trasparenza e ascolto dell’altro, rappresenta l’approccio che ho cercato da sempre per affrontare i conflitti familiari nel rispetto delle persone coinvolte. Avendo già esperienza di processi partecipati e di ascolto attivo per la risoluzione dei conflitti, ho scelto di impegnarmi nella necessaria trasformazione personale e professionale per svolgere al meglio il lavoro di avvocato collaborativo. Iscritta alla associazione AIADC (Associazione Italiana Professionisti Collaborativi) (profilo AIADC) con la quale collaboro dal 2017 anche come formatrice, sin dal 2013 ho patrocinato i primi casi di Pratica Collaborativa in Italia. Mediatrice dal 2013 con le Camere di Commercio di Milano, ho poi approfondito l’aspetto trasformativo della mediazione presso l’associazione ADR Quadra di Treviso. Dopo aver frequentato i Forum Internazionali di IACP (International Academy Collaborative Practice) di Vancouver nel 2014 e di Washington nel 2015, oltre all’Institute di Milano del 2014, sono stata facilitatrice al corso di formazione di I livello di Pratica Collaborativa nel 2015. Nel 2016 ho curato la traduzione, con apporti di vari professionisti italiani appartenenti ad AIDC, del libro edito da Bruno Mondadori, dell’avvocato canadese Nancy Cameron, docente di Pratica Collaborativa alla British Columbia University, nonché Presidente IACP 2009, dal titolo: “Pratica Collaborativa approfondiamo il dialogo, un percorso innovativo nei conflitti familiari”, la cui copertina per la consultazione è visibile nell’area Press. Nel 2018, ho tenuto un workshop al Forum IACP di Seattle sulla facilitazione visuale, strumento a mio avviso utile ed importante da utilizzare nel metodo collaborativo. Nel novembre 2018 sono stata formatrice al corso di primo livello di Pratica Collaborativa a Torino.
Martino Sternai
Nato a Milano il 21 febbraio 1981. Laureato in giurisprudenza nel 2006 presso l’Università degli Studi di Milano, con tesi in Diritto Marittimo dal titolo “Il sistema portuale italiano: integrazione comunitaria tra concorrenza ed efficienza”. Avvocato dal 2010, ho collaborato con un primario studio di diritto marittimo e della navigazione dove ho maturato esperienza nell’ambito del diritto dei trasporti e più in generale del diritto commerciale ed internazionale. Esperto di contrattualistica e di diritto del lavoro, sono entrato a fare parte dello Studio nel settembre 2012, occupandomi principalmente delle problematiche connesse al diritto civile in generale, con particolare riferimento al diritto assicurativo ed a quello commerciale, sia di tipo giudiziale che stragiudiziale, oltre che delle controversie inerenti al diritto del lavoro. Dal 2016 sono avvocato formato alla Pratica Collaborativa e socio AIADC (profilo AIADC) e IACP (International Academy Collaborative Practice), nel 2017 ho partecipato ai lavori della Commissione istituita dalla AIADC per valutare l'applicabilità della Pratica Collaborativa ai vari campi del diritto civile e commerciale, presiedendo la Sottocommissione di Diritto del Lavoro. Nel 2018, ho partecipato come docente ad un seminario sulla Pratica Collaborativa tenutosi presso l'Università di Pavia. Sono membro del nascente movimento italiano di "Integrative Law", un nuovo approccio alla professione che, come dice J. Kim Wright, avvocato americano che ha dato il via al concretizzarsi di questo movimento, integra l’aspetto razionale – analitico proprio del diritto positivo con il lato umano di ogni problema e situazione.